La Via Francigena è considerata come un fascio di strade che conducevano verso i sacri luoghi della fede; nel Medioevo i  pellegrini potevano sostare a Roma sulle tombe dei santi Pietro e Paolo oppure proseguire lungo il tracciato dell’antica Appia trainea fino ai porti pugliesi, dove era possibile imbarcarsi e raggiungere Gerusalemme. A nord, superate le Alpi, la Francigena si raccordava alla via Tolosana che conduceva a Santiago di Compostela, dove la reliquia di San Giacomo Apostolo costituiva un forte richiamo per i pellegrini di tutta Europa.

Fu il canale privilegiato per scambi sia culturali che commerciali: i mercanti la percorsero per raggiungere le sedi delle principali fiere come quelle della Champagne e delle Fiandre ove erano molto ricercate anche le preziose sete lucchesi. Anche i Crociati dell’XI secolo seguirono questa direttrice per la riconquista del Santo Sepolcro di Cristo, insieme a re, papi e principi.

Uno dei più famosi viaggi attraverso la Via Francigena è proprio quello dell’Arcivescovo Sigerico il Serioso di Canterbury (vissuto dal 950 al 994) che da Roma tornò nella natia Canterbury dopo aver ricevuto, dal Papa in persona, il Pallio (un paramento sacro costituito da una fascia di tessuto bianco da sistemare sulle spalle). Dalle annotazioni di Sigerico si delineò il percorso della Via Francigena che, nelle sue 79 tappe, considerò anche IX Acquapendente, divenuto poi il Comune di Acquapendente; sito nell’estremo nord del Lazio, al confine con la Toscana, è un comune pieno di attrattive e vanta la storica Festa dei Pugnaloni che ogni anno registra una sempre più alta affluenza di visitatori.

Nel XII secolo fu poi l’abate islandese Nikulás da Munkaþverá a compiere lo stesso tragitto; l’abate, monaco benedettino, nel 1154 ritornò in Islanda da un pellegrinaggio in Terra Santa e descrisse con cura il suo viaggio nel Leiðarvísir (Itinerarium). Il suo viaggio inizia dall’Islanda, attraversa un tratto di mare verso la Norvegia fino alle coste della Danimarca, passa quindi in Germania occidentale e, risalendo il corso superiore del Reno, passa per la Svizzera e l’Italia. La parte italiana non differisce sensibilmente da quella di Sigerico nella parte toscana verso Roma, ma poi prosegue sull’Appia Traiana per l’imbarco dai porti pugliesi. Dopo l’Italia, infatti, inizia un nuovo percorso marittimo che, toccando in più punti coste ed isole della penisola balcanica e della Grecia, conduce fino all’Asia minore in Turchia e poi a Gerusalemme.

Ad oggi molti sono gli eventi legati alla Via Francigena: festival, eventi gastronomici, rievocazioni storiche, visite ai luoghi storici (tra tutti il Museo del Fiore, la Cattedrale del Santo Sepolcro e Palazzo Viscontini ad Acquapendente) e conferenze.