La Riserva Naturale Monte Rufeno si estende per 2893 ettari in posizione nord-nordest nel territorio aquesiano. E’ un territorio ricco di biodiversità, soprattutto a livello floristico, dove sono state riconosciute oltre 1000 specie diverse di piante; è stata istituita nel 1983 dalla Regione Lazio ed è gestita dal Comune di Acquapendente.
La riserva è ideale per escursioni e visite all’interno dell’area protetta. Si tratta di un bosco di querce con inframezzati piccoli appezzamenti a pino in cui il ridotto intervento antropico degli ultimi 30 anni ha permesso lo sviluppo di entità floristiche e faunistiche di notevole interesse. La Riserva vanta inoltre una comunità animale ricca e varia che annovera la testuggine d’acqua dolce, il biancone e il gatto selvatico.
In particolare si ospitano 122 specie di vertebrati: 11 di anfibi, 11 di rettili, 67 di uccelli e 33 di mammiferi.

Svariati sono i punti di interesse che caratterizzano la Riserva: le biodiversità. la ludoteca, i laboratori e l’erbario multimediale del Museo del Fiore che apre le porte al mondo del fiore, illustrandone i suoi aspetti evolutivi ed ecologici, i rapporti con il mondo animale e con il mondo dell’uomo, fino alla presentazione della locale tradizione dei Pugnaloni.

Situato nell’area circostante del Museo del Fiore vi è il Giardino Botanico, sviluppato su due appezzamenti separati dalla vecchia strada di collegamento tra Torre Alfina ed Acquapendente. Lo scopo principe del Giardino Botanico è quello di conservare, ricercare, insegnare, proteggere ed esplorare la natura che ci circonda, avvalendosi di laboratori d’istruzione per meglio approfondire le conoscenze botaniche.
Impossibile quindi non menzionare il Casale Felceto, casa delle tradizioni contadine ed edificio adibito a spazio museale e didattico della vita contadina; sono state mantenute le originarie disposizioni delle stanze e al suo interno sono esposti oggetti autentici che introducono alla cultura rurale locale.

All’estremità nord della Riserva si trova il Bosco del Sasseto, esteso su di una superficie di oltre 50 ettari, è un esempio unico di bosco fustaia mesofilo di latifoglie secolari ed ospita una ricca fauna e flora con elementi rari nel Lazio. Il pendio su cui sorge costituisce i resti di un apparato vulcanico: i grandi massi di pietra lavica che si possono osservare percorrendo il bosco sono il prodotto della frammentazione di alcune colate laviche discendenti il pendio che porta alla valle del fiume Paglia. L’eccezionalità di questo bosco che deve il nome allo spettacolare substrato geologico è legata alla presenza di alberi secolari come rovere, cerro, carpino bianco, faggio, agrifoglio, leccio di cui alcuni con altezza superiori di 25 metri e diametri che non raramente raggiungono un metro.
All’interno del bosco del Sasseto si erge un mausoleo in stile gotico dove riposano le spoglie del Marchese Edoardo Cahen, antico proprietario del castello di Torre Alfina.

L’Osservatorio Astronomico Nuova Pegasus è un centro di ricerca, di didattica e di divulgazione scientifica, in particolare astronomica, situato sulla cima del Monte Rufeno, all’interno di un preesistente casale dei primi del Novecento.
La struttura è stata concepita in modo da poter essere usufruita da tutti, scuole e visitatori privati, in tutti i periodi dell’anno, di giorno e di notte, sia per l’osservazione diretta ai telescopi dei principali oggetti astronomici, che per la realizzazione di particolari pacchetti didattici interattivi a richiesta delle singole scuole. Infatti l’osservatorio, in una delle sale interne, ospita anche un planetario in grado di riprodurre artificialmente la visione del cielo notturno con tutti i suoi movimenti.